Le bugie del marketing sui prodotti gastronomici italiani
8 Maggio 2019
By admin
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Martedì 7 Maggio Il Rotary Club Lecco e i Lions si sono riuniti in una serata che ha avuto come ospite Alberto Grandi il quale ha riportato le bugie del marketing sui prodotti gastronomici italiani.
Alberto Grandi ha scritto il libro “Denominazione di Origine Inventata” nel quale riporta le seguenti parole :”I prodotti tipici italiani sono buonissimi. Ma la loro storia è in larga parte inventata dall’industria agroalimentare”.
Partendo da questa frase il relatore ha spiegato la storia della cucina italiana, smentendo le false credenze sui prodotti tipici italiani: il grana padano, è nato tra gli anni 20 e 30 in Wisconsin, in America; la prima pizzeria non è nata in Italia ma a New York nel 1911; la pasta e la pizza sono prodotti di origine italoamericana; la pasta alla carbonara è stata un’invenzione delle truppe americane.
Questi sono solo alcuni esempi di come la cucina italiana di oggi sia nata in gran parte all’estero, infatti la cucina italiana non è nata in Italia durante il rinascimento come molti pensano.
La storia suggerisce che durante il rinascimento i benestanti usassero molto speziare i piatti come segno di ricchezza. Questo tipo di cucina fu scartato dai francesi che nel 600 imposero un utilizzo minore di spezie e in Italia le persone più benestanti iniziarono a mangiare come usavano i francesi, tanto che molti menù furono scritti in questa lingua.
In realtà la cucina italiana iniziò ad avere importanza tra l’800 e 900 grazie a Pellegrino Artusi, e il suo libro di ricette “l’Artusi”.
Antecedentemente alla prima guerra mondiale la cucina italiana veniva vista come pericolosa, opinione influenzata dalle circostanze storiche per cui erano gli italiani stessi ad essere percepiti come tali, solo dopo l’alleanza dell’Italia con le democrazie (Francia e Inghilterra) la cucina italiana, iniziò ad essere apprezzata.