Mercoledì 25 novembre il Rotary Club Lecco si è riunito in videoconferenza per assistere all’intervento sull’intelligenza artificiale del socio rotariano Andrea Robbiani.
Nella nostra quotidianità l’intelligenza artificiale(A.I) è ovunque, così come i robot: si pensi banalmente agli elettrodomestici per la casa.
Ogni giorno attraverso la navigazione in internet e l’uso del cellulare produciamo una grande quantità di dati, che vengono rielaborati per influenzare la nostra vita: ad esempio ci viene semplicemente suggerito il tragitto per tornare a casa attraverso l’attivazione della posizione di Google.
Ma cos’è l’intelligenza artificiale?
“Intelligenza significa vedere dentro, vedere tra le cose.” ha sostenuto il relatore, “vedere tra le cose implica la capacità di comprendere la complessità della realtà al di là della superficie.”
L’intelligenza artificiale rielabora i numeri da un intreccio confuso e caotico realizzando un ordine intuibile e verificabile.
In altre parole l’intelligenza artificiale è un insieme di studi e tecniche matematiche, finalizzate alla realizzazione di sistemi di calcolo elettronici, in grado di risolvere problemi e di riprodurre attività proprie dell’intelligenza umana.
Lo scopo dell’intelligenza artificiale è lo sviluppo di algoritmi che svolgono operazioni richiedenti cognizione quando compiute da umani, un sistema intelligente deve: memorizzare la conoscenza, applicare la conoscenza a risolvere i problemi e acquisire conoscenza tramite l’esperienza.
Un algoritmo è la descrizione della procedura di soluzione relativa a un problema, un algoritmo viene definito come una sequenza finita di operazioni matematiche grazie alle quali sulla base di dati in ingresso si ottiene un valore in uscita.
L’A.I. si può sfruttare in moltissimi campi per eseguire milioni di compiti in pochissimo tempo e senza interruzioni, ad esempio nel campo della produzione industriale l’intelligenza artificiale permette di definire in anticipo il comportamento dei macchinari, migliorando la produzione, abbassando i costi e aumentando velocità ed efficienza.
Attraverso l’image analysis si possono monitare le linee di produzione per estrarre dati ad esempio legati alla qualità del prodotto e permettendo l’analisi degli scarti.
“La tecnologia ci permette di progredire come società” ha sostenuto il relatore, “l’intelligenza artificiale non è un sostituto del lavoro dell’uomo, anzi, permette di dare lavoro ad un gran numero di persone”.
Molte persone, soprattutto i manager di grandi aziende sono spaventati da questa rivoluzione tecnologica, invece le pmi sembrano essere più propense ad accettare il cambiamento e a migliorare l’azienda.
Il relatore ha concluso affermando:
“L’intelligenza artificiale può e deve essere uno strumento di miglioramento, ma l’uomo deve mantenere il controllo sulla tecnologia”