Continua il progetto del Rotary Club Lecco e della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus per ospitare famiglie ucraine

1 Agosto 2022
By admin
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Il Rotary Club Lecco ha da subito sostenuto il progetto “Lecco Ospita Ucraina" in collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Maria Venturini, presidente del Club all’inizio dell’emergenza: “Abbiamo sempre creduto in questo progetto. Siamo riusciti a raccogliere una discreta somma per sostenere il progetto e a trovare rapidamente un appartamento per ospitare i profughi. E’ nostra intenzione continuare su questa strada e, grazie anche al sostegno del Distretto 2042 del Rotary, abbiamo acquistato frigoriferi e attrezzato un’ampia cucina per le famiglie ucraine.”
Alla Locanda Leonardo del Monastero del Lavello gli ospiti, oltre agli spazi privati delle proprie camere, hanno a disposizione anche spazi comuni dove fare colazione e mangiare.
Il progetto è iniziato tempestivamente dopo l’invasione dell’Ucraina ed è stato impegnativo da organizzare e da sostenere, ma si è arrivati a una soluzione di accoglienza eccellente, grazie alla grande disponibilità e professionalità di tutte le parti coinvolte. Andrea Ascani Orsini, attuale presidente del Rotary Club Lecco, ha mostrato subito la sua soddisfazione per la struttura di accoglienza: “Nel corso di questi mesi, abbiamo visitato diverse strutture messe generosamente a disposizione da persone sensibili all’emergenza del popolo ucraino, che ringraziamo, ma questa soluzione rappresenta senza dubbio il Top per l’accoglienza di queste persone. È doveroso ringraziare tutti i soggetti coinvolti in questo progetto per tutto quello che hanno fatto, stanno facendo e che continueranno a fare. Saremo al fianco della Fondazione Comunitaria del Lecchese su questo progetto fino a quando sarà necessario”.

Mario Sesana, gestore da qualche mese del monastero del Lavello ha affermato: “Il mio mondo è sempre stato nel volontariato perciò ho subito sposato la causa della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Questo è un lungo particolare perché si presta moltissimo a fare accoglienza e noi vogliamo dare qualcosa di più a queste persone che stanno vivendo una situazione difficile”.

Nei corridoi della struttura, accanto ai cartelli con le parole più pratiche tradotte in ucraino come “cucina", “dispensa" e “sala pranzo" sono stati appesi cartelli con concetti più astratti quali: ‘benvenuto’, ‘conoscenza’, ‘speranza’ e ‘pace’.