Mercoledì 4 maggio i soci del Rotary Club Lecco Fily Rotondi e Giancarlo Benedetti hanno affrontato il tema legato alla crisi energetica e ai conseguenti costi per la collettività.
Mercoledì 4 maggio i soci del Rotary Club Lecco si sono riuniti per assistere all’intervento del prof. Roberto Perotti, economista e professore ordinario di economia politica presso l’Università L. Bocconi di Milano, che avrebbe dovuto affrontare le problematiche economiche e sociali provocate dalla guerra russo – ucraina.
Purtroppo, a causa di una incredibile serie di eventi legati al trasferimento da Milano a Lecco tramite mezzi pubblici, il Prof. Perotti non ha potuto raggiungere i Soci del Rotary Club Lecco già riuniti.
Senza perdersi d’animo, Maria Venturini, presidente del Rotary Club Lecco, ha proposto ai soci Fily Rotondi – socia e amministratrice di “La Gestim immobiliare snc” e a Giancarlo Benedetti – già direttore generale di Lario Reti Gas – di relazionare i Soci sul tema del costo dell’energia e sulle fonti di approvvigionamento. Con prontezza e disponibilità, dopo una scherzosa introduzione del Socio Lorenzo Goretti, CEO di Agomir spa, Fily Rotondi, forte della propria esperienza di amministratore di condomini, fornendo diversi particolari di ordine pratico, ha riferito innanzi tutto che, rispetto all’anno precedente, il costo dell’energia è duplicato e che il Governo e la Regione Lombardia per la prossima stagione termica stanno pensando di implementare sistemi che permettano di controllare la durata di funzionamento e/o la temperatura degli impianti di riscaldamento e raffrescamento,.
E’ intervenuta Maria Venturini per sottolineare che, oltre al tema dei costi dell’energia e del gas, è importante considerare che la riduzione di forniture di gas e/o di energia elettrica provocherebbe una riduzione o, addirittura, il fermo della produzione industriale con evidenti e gravi ripercussioni economiche e sociali., Durante il proprio intervento, Giancarlo Benedetti ha, fra l’altro, riferito che se la Russia non fornisse il gas all’Italia, le aziende consumatrici di gas metano avrebbero problemi enormi e che, purtroppo, non è possibile contare più di tanto sulle riserve disponibili. Oggi risulta evidente che la pianificazione strategica relativa alle fonti energetiche è stata miope ed inadeguata e ora, per recuperare, serve tempo perché questo tipo di investimenti, oltre all’enorme impegno finanziario, richiedono tempo per essere attuati. Di fronte alle inevitabile scelte che a breve si renderanno necessarie, con ogni probabilità si dovranno privilegiare le scelte che saranno in grado di garantire la continuità produttiva delle aziende per cercare di evitare il loro fermo le cui conseguenze si riverserebbero con immediatezza sui dipendenti e sulle loro famiglie. Presto i cittadini saranno chiamati a dimostrare il loro senso civico e a non sperperare, o male utilizzare, le fonti energetiche.
E’ intervenuto Lorenzo Goretti il quale, dopo aver ricordato che nel nostro Paese utilizziamo il 50% del gas metano per produrre energia elettrica e che sull’energia totale consumata, il 45% proviene dai consumi privati e il 55% dalle imprese, ha concluso che “sicuramente gli italiani possono contribuire al risparmio energetico.”
Gli interventi dei Soci sono stati numerosi e vivaci e la presidente Maria Venturini ha chiuso la conviviale ringraziando i relatori per la loro disponibilità ed invitando tutti ad un consumo più responsabile nel rispetto della collettività e dell’ambiente.