La digitalizzazione del settore delle costruzioni – BIM & Legal BIM
13 Maggio 2021
By admin
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Mercoledì 12 maggio i soci del Rotary Club Lecco si sono riuniti in videoconferenza per assistere all’intervento dell’avv. Angelo Rota che ha parlato di digitalizzazione nel settore delle costruzioni.
L’avv. Angelo Rota, svolge la propria attività nei settori degli appalti pubblici e privati, delle infrastrutture strategiche e dello sviluppo immobiliare, inoltre presta consulenza nei processi di trasformazione urbana nonché nelle operazioni di valorizzazione e di trasferimento immobiliare.
Con la diffusione della digitalizzazione del settore delle costruzioni, estende, tra i primi legali in Italia, la propria attività anche agli aspetti giuridici, amministrativi e contrattuali, derivanti dall’utilizzo della metodologia BIM e Legal BIM.
BIM E LEGAL BIM
Il BIM è la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un fabbricato. Si tratta di un modello dati non solo per documentare la progettazione degli edifici, ma per simulare la costruzione e l’esercizio di una nuova struttura modernizzata. Il modello di informazioni risultante è una rappresentazione digitale, ricca di dati.
Infatti il BIM introduce il concetto di dato, un insieme di informazioni che consente di conoscere l’oggetto, un processo informativo delle diverse fasi di costruzione dell’opera, che al livello massimo si traduce nel digital twin: un gemello digitale dell’opera in cui è possibile avere tutte le informazioni fisiche e funzionali del fabbricato.
Dalla programmazione alla progettazione e produzione il processo informativo delle costruzioni viene creato all’interno dell’ACDAT, uno spazio in cui hanno accesso tutti coloro che contribuiscono alla costruzione dell’opera. All’interno di questo luogo digitale, se la maturità del BIM è al 100%, il progetto viene condiviso con il committente per l’approvazione, che vale ai fini contrattuali.
IL DECRETO MINISTERIALE 560/2017
Nel dicembre 2017 è stato pubblicato il D.M. 1 dicembre 2017, n. 560 che introduce una serie di novità in merito al BIM, secondo quanto previsto dal Codice appalti (dlgs 50/2016).
Il decreto prevede un’introduzione graduale dell’obbligo di adozione del BIM negli appalti.
In particolare, il BIM diventa obbligatorio già dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, dal 2020 pari o superiore a 50 milioni, dal 2021 pari o superiori a 15 milioni di euro e così via fino al primo gennaio 2025 in cui tutte le opere pubbliche dovranno essere appaltate in modalità BIM.
Se oggi il BIM è largamente utilizzato nel futuro questo modello digitale diventerà necessario.