Il Rotary Club Lecco e il Rotary Club Lecco Manzoni giovedì 12 gennaio hanno fatto visita al Palazzo delle Paure per ammirare la mostra-evento “Capolavoro per Lecco" dal titolo “Opere Sante – La vita di San Nicolò raccontata da Beato Angelico".
Andrea Ascani Orsini, presidente del Rotary Club Lecco, ha inquadrato la visita guidata, coerentemente con la mission del Rotary di sostenere l’educazione a tutti i livelli, promuovendo la cultura, la bellezza e la storia nel nostro territorio. Questa è stata un’occasione per rivivere la santità attraverso le opere di Beato Angelico nell’illustrazione di San Nicolò, che spese la propria vita nell’impegno a favore della propria comunità.
La mostra, promossa dall’Associazione culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario in collaborazione con il Comune di Lecco, per questa quarta edizione è stata interamente dedicata a San Nicolò, Patrono di Lecco, e a Beato Angelico, il grande maestro della pittura del Quattrocento.
La visita è stata guidata dagli studenti delle scuole superiori del territorio, preparati attraverso un apposito percorso di formazione (quasi 200 gli studenti coinvolti, provenienti da 8 scuole di Lecco e provincia).
La mostra è stata pensata anche per i soggetti ipovedenti e non vedenti: tramite l'esposizione di “formelle tattili" sviluppate con la stampa 3D, le persone affette da questa patologia possono “vedere" l'opera artistica attraverso l'uso delle mani, anche a livello di luminosità, infatti tanto più un elemento dell'opera è luminoso più questo viene messo in rilievo rispetto ad altri elementi.
I soci dei club Rotary hanno avuto anche la fortuna di poter assistere al concerto del consort di flauti dolci “Praetorius XXI” della Scuola Civica di Musica “G. Zelioli” di Lecco, organizzato appunto per la serata del 12 gennaio e formato da Davide Aldini, Marco Checchinato, Tobia Molinari, Miriam Podavini, Nicola Sansone e Renata Tomasella.
Con la parola inglese “consort” si intende un insieme strumentale, in questo caso di flauti dolci, utilizzato nella pratica musicale polifonica almeno a partire dal XVI secolo. Il concerto si è concluso con una breve selezione di brani dedicati alla figura di San Nicola.